giovedì 23 giugno 2011

Tappa 6 Propriano - Sartene - Bonifacio Km 73

Siamo al camping Tikiti a poca distanza da Propriano, durante la notte ha piovuto, le tende hanno tenuto perfettamente, purtroppo ho lasciato il borsone impermeabile leggermente aperto e parte dei vestiti si sono bagnati.
Dopo l'inevitabile vaff. partiamo, subito saliamo e raggiungiamo Propriano, troviamo un bar "Sole e Mare creperie" dove far colazione, paghiamo 15 € per un scarso servizio.


Ricominciamo a pedalare, le gambe iniziano a capire che anche oggi devono lavorare, inizia l' ennesima salita che ci porterà a Sartene.



Sartene dista circa 15 km da Propriano, situata a quasi 400 mt s.l.m, subì scorrerie piratesche nel 1583 da parte dei Barbareschi che la devastarono e trassero in schiavitù 400 abitanti.
Questa cittadina merita senza dubbio una lunga visita, il borgo con minuscole vie è incantevole.





Visitata per bene la bella Sartene torniamo a pedalare, altri sali e scendi poi finalmente giunti a Orati abbiamo la convinzione che le salite sono finite. 


Come al solito ci sbagliamo, sono finite le scalate ma non di certo le salite, dopo continui su e giù decidiamo di pranzare al sacco in spiaggia. 
Vediamo un cartello indicare Plage de Figari ... prendiamo la stradina sterrata, saliamo sulla collinetta e la raggiungiamo.


Bellino il posto, ma nulla di speciale, nessun punto all' ombra, spiaggia piccola e allo stato naturale.


Dopo esserci rilassati un' oretta torniamo sulla strada per Bonifacio, pedala, pedala finalmente arriviamo in zona, foratura di Renato, poco dopo ci fermiamo al camping l'Araguina direttamente in centro paese.
Arriviamo presto intorno alle 14, attendiamo l'arrivo del personale per accamparci.
Sistemato con cura le tende e legato i carretti, torniamo in sella alleggeriti. Puntiamo il porto di Bonifacio e capiamo che la zona d'interesse turistico è la città vecchia.
Il paese è costruito attorno ad una profonda insenatura simile ad un piccolo fiordo circondato da pareti in calcare bianco, all'interno delle quali sono anche stati scavati nel tempo vani di vecchie case e magazzini. All'interno del fiordo si trova il porto.
La città vecchia è edificata su alte scogliere a picco sul mare ed è accessibile solo dall'interno del fiordo.
Decidiamo pertanto di scalare l' irta strada che porta alla città, Bonifacio è famosa anche per il vento che di certo non manca e spinge in direzione opposta alle nostre bici.
Giunti in cima lo spettacolo è servito, cerchiamo subito di raggiungere il punto più a sud, da dove si vede la Sardegna oltre alle bianche scogliere a picco sul mare.
Qui una serie di splendide fotografie...







Spostandoci lungo il sentiero turistico c' imbattiamo in un monumento interessante.


La Semillante fu una fregata di prima classe francese naufragata presso l'isola di Lavezzi il 15 febbraio 1855.
La mattina del 15 febbraio l'imbarcazione fu sorpresa da una tempesta mentre tentava di attraversare le Bocche di Bonifacio. Alle ore 12.00 circa si schiantò sugli scogli ad ovest dell'isola di Lavezzi tra la Corsica e la Sardegna.
Nel naufragio perirono quasi 700 uomini: 560 corpi riposano nei due cimiteri sull'isola di Lavezzi, gli altri non vennero mai ritrovati.

Ci spostiamo nuovamente in direzione del faro, saliamo con la bici una lunga scalinata di pietra e seguiamo il sentiero, la vista sulla città vecchia è veramente stupefacente.


La lunga giornata inizia a farsi sentire, non raggiungiamo il faro ma decidiamo di tornare in campeggio.
Appena pronti raggiungiamo a piedi un ristorantino in zona porto, non pretenzioso, ci servono un ottima cena spendendo 25 €, il locale si chiama La Portigliola.
Dopo una breve passeggiata torniamo al camping, abbiamo percorso 73 km.
Domani vorremmo raggiungere Solenzara per le 13 nella speranza di riuscire a partecipare ad una gita di canyoning.








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